Vivere di rendita: è possibile? qual è capitale necessario? Cosa fare?
A tutti piacerebbe potersi godere la vita, senza pensare sempre al lavoro e a tutte le seccature che comporta. Ma si tratta davvero solo di un sogno? Oppure è possibile vivere di rendita? Le persone che si pongono questa domanda sono molte di più di quelle che si possano immaginare: cerchiamo di dare una risposta al quesito andando a vedere cosa fare per raggiungere l’obiettivo e che tipo di capitale è necessario per realizzare l’ambizioso progetto.
Cosa significa vivere di rendita: è possibile farlo?
Prima di tutto bisogna capire cosa si intende con il termine vivere di rendita. In pratica significa riuscire a “campare” solo grazie ai proventi che si percepiscono dalle attività patrimoniali su cui si ha investito. Ovviamente per vivere esclusivamente di rendita è necessario riuscire ad ottenere delle entrate che siano all’altezza del tenore di vita che si intende mantenere. Ad ogni modo, anche se ci si accontenta del minimo indispensabile, per raggiungere l’obiettivo è necessario impiegare nel modo giusto un importante capitale iniziale. Insomma, anche investendo solo dieci euro si può ottenere un rendimento, ma per guadagnare così tanto da poter smettere di lavorare bisogna partire da somme molto, ma molto più alte.
Gli aspetti da considerare all’inizio del progetto sono tanti, ma i più importanti sono tre, ovvero il capitale di partenza (inteso come denaro liquido, attività finanziarie e beni immobili), l’orizzonte temporale che si ha a disposizione e lo stile di vita che si intende condurre. Riuscire ad accumulare le risorse iniziali non è affatto facile (servono parecchi soldi!), ma la parte più difficile viene dopo: bisogna fare le scelte giuste sull’impiego del proprio capitale iniziale. Per vivere di rendita è necessario investire in strumenti che sono in grado di offrire dei rendimenti abbastanza elevati; chi ha un po’ di competenze nel campo degli investimenti sa bene che esiste una regola secondo la quale non possono esserci rendite alte senza rischi.
Come impiegare il capitale iniziale
Una parte del capitale può essere impiegato in strumenti finanziari: i più conosciuti sono le azioni, le obbligazioni, gli ETF ed i fondi comuni di investimento. Ogni strumento ha le sue caratteristiche ed anche i singoli titoli all’interno delle varie categorie presentano delle peculiarità tutte loro. Gli strumenti che permettono di avere i rendimenti più alti sono quelli che presentano i rischi maggiori, ma chi vuole vivere di rendita deve riuscire a creare un buon mmix che gli garantisca un rendimento continuo ed un rischio bilanciato. È importante saper diversificare in modo intelligente il proprio portafoglio, evitando magari di dare troppo spazio agli strumenti caratterizzati da un’eccessiva volatilità.
Ma forse nell’immaginario collettivo la rendita per eccellenza è quella proveniente dal patrimonio immobiliare. In altre parole, stiamo parlando degli affitti che si percepiscono per le case, i terreni o altri edifici ceduti in locazione. L’investimento sul mattone è stato per tanti anni una delle opzioni più gettonate, prima di subire una brusca frenata. Il motivo è semplice: questo tipo di investimento non permette di diversificare in maniera adeguata, a meno che non si abbiano così tanti soldi da poter acquistare immobili destinati a varie finalità (unità residenziali, alloggiamenti turistici, locali commerciali e così via) ed in diversi luoghi del pianeta.
Conclusioni
In conclusione: si può vivere di rendita? La risposta è “teoricamente sì”, anche se nella pratica le cose sono molto complicate. Il problema è che bisogna avere un capitale di partenza già abbastanza importante (giusto per dare un’idea, molti esperti dicono che si dovrebbe partire con almeno 500.000 euro per riuscire ad avere dei rendimenti all’altezza) e che questo capitale deve essere impiegato nel modo giusto. Non c’è nulla di facile in tutto questo: dietro ai buoni risultati degli investimenti ci sono studio, competenze, passione e tanto lavoro (e un pizzico di fortuna, che non guasta mai). Ovviamente tutte le scelte devono essere prese tenendo conto dell’orizzonte temporale che si ha a disposizione per creare la rendita e del tenore di vita che si intende tenere quando si deciderà di “tirare i remi in barca”.