Voucher digitalizzazione 2018: ecco che cos’era e chi poteva usarlo
Le micro, piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell’intero sistema economico italiano. Per questo lo Stato periodicamente introduce delle agevolazioni a loro favore: ne è un esempio anche il voucher digitalizzazione del 2018, introdotto per favorire l’adozione di soluzioni digitali e l’ammodernamento tecnologico. Vediamo cosa permetteva di fare e chi poteva usarlo.
Cosa era possibile fare con il voucher digitalizzazione 2018
Con un decreto interministeriale datato 23 settembre 2014 è stata introdotta una misura agevolativa a favore delle imprese di micro, piccole e medie dimensioni: l’obiettivo era quello di favorire gli interventi di digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico. Il 2 ottobre 2017 sono state definite le regole relative al voucher digitalizzazione del 2018. Questa risorse poteva essere spese per comprare hardware o software e per usufruire di servizi specialistici; le spese dovevano essere mirate al miglioramento dell’efficienza aziendale, alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro tramite l’utilizzo di strumenti tecnologici o l’adozione di forme di flessibilità del lavoro (tra cui il telelavoro, a cui oggi ci si riferisce anche con il termine di smart working, anche se non sono affatto sinonimi), allo sviluppo di soluzioni per il commercio elettronico, alla fruizione della connettività veloce, alla realizzazione di interventi di formazione qualificata del personale nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Richiesta, erogazione e documenti da presentare
Prima di iniziare a fare le spese era necessario attendere la pubblicazione del provvedimento di prenotazione del voucher, che era adottato a livello regionale. Le imprese ammesse potevano beneficiare di un voucher digitalizzazione 2018 di importo non superiore ai 10.000 euro, che in ogni caso non poteva coprire più del 50% delle somme spese per le operazioni ammesse. Le micro, piccole e medie imprese interessate potevano presentare la loro richiesta di voucher attraverso una procedura telematica entro il 12 febbraio del 2018. Entro trenta giorni dalla chiusura dello sportello veniva pubblicato l’elenco delle imprese ammesse e dell’importo a loro concesso. Purtroppo le richieste sono andate ben oltre il budget a disposizione, quindi il Ministero ha dovuto rivedere il metodo di ripartizione delle risorse, assegnandole in base al fabbisogno delle singole imprese beneficiarie.
L’impresa ammessa, dopo aver realizzato il progetto, doveva presentare la richiesta di erogazione seguendo la stessa procedura prevista per la domanda di ammissione all’agevolazione durante il periodo compreso tra il 14 settembre 2018 ed il 28 marzo 2019. Alla richiesta andavano allegati i titoli di spesa con le specifiche diciture, gli estratti del conto corrente usato per effettuare i pagamenti delle spese del progetto, le liberatorie firmate dai fornitori dei beni e dei servizi acquistati, il resoconto sulla realizzazione del progetto.